Save the Blue Heart of Europe: una campagna a sostegno del "cuore blu" d'Europa
La decimazione dei fiumi selvaggi dei Balcani deve essere interrotta. Le banche internazionali hanno versato milioni di euro per finanziare nella regione uno sviluppo idroelettrico dagli effetti distruttivi, mentre il movimento per liberare i nostri fiumi ed eliminare le dighe sta crescendo in tutto il mondo. Nei Balcani sono pianificati più di 3.000 progetti idroelettrici devastanti: quasi tutti i fiumi della regione ne saranno interessati.
Queste dighe e derivazioni fluviali distruggeranno il Vjosa dell'Albania, il fiume più grande e l'ultimo incontaminato in Europa, causeranno l'estinzione del già minacciato salmone del Danubio in Bosnia ed Erzegovina, metteranno a repentaglio la sopravvivenza della lince dei Balcani già in pericolo in Macedonia, costringeranno diverse comunità ad abbandonare la propria terra e distruggeranno le risorse di acqua dolce in tutta la regione.
Il mondo ha bisogno di fiumi sani e oltre all'energia idroelettrica esistono opzioni energetiche a basso impatto. Rivolgiti alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), alla Banca europea per gli investimenti (BEI) e alla Società Finanziaria Internazionale della Banca Mondiale e invitale a fermare i loro investimenti idroelettrici nei Balcani prima che gli ultimi fiumi selvaggi in Europa vengano irrimediabilmente distrutti.
Un rapporto di Bankwatch del gennaio 2018 ha rivelato che i prestiti concessi dalle banche internazionali per la costruzione di dighe e derivazioni nei Balcani ammontano a circa 727 milioni di euro.